Variance & Stimulus nel CrossFit: l’effetto anti-noia che ti farà migliorare
C’è una cosa che l’allenamento tradizionale sa fare benissimo: annoiarti.
Variance: il mondo non è ripetitivo, il tuo allenamento nemmeno
La gente pensa che “variance” significhi fare cose a caso.
Sbagliato.
La variance è intenzione, non follia.
È prendere il corpo, scuoterlo, farlo lavorare in modi che non si aspetta.
È cambiare lo scenario ogni giorno:
- un giorno respiri forte,
- un giorno tieni la tensione nei muscoli,
- un giorno cerchi equilibrio,
- un giorno impari a muoverti meglio.
La variance ti tiene sveglio.
Ti costringe ad ascoltarti.
Ti obbliga a riorganizzarti.
È la differenza tra allenarti
e crescere.
Perché se un movimento diventa troppo facile, non ti serve più.
E se un allenamento diventa prevedibile, smette di fare il suo lavoro.

stimulus: quello che conta davvero non è cosa fai, ma cosa ti fa
Ogni workout ha uno scopo.
Uno vero.
Chiamalo stimulus, chiamalo obiettivo, chiamalo come vuoi… ma è quello che guida tutto.
A volte è velocità.
A volte è resistenza.
A volte è precisione, controllo, forza pura.
A volte è imparare a fare una cosa difficile senza sembrare un sacco di patate che cade dall’alto.
Quando rispetti lo stimulus, l’allenamento diventa un messaggio chiaro al corpo:
“Ehi, svegliati. Questa cosa devi impararla.”
Ed è così che ti adatti.
Ed è così che migliori.
Consapevolmente, ogni volta.
Esempio pratico: una settimana normale, che normale non è
Non serve inventare niente.
Basta guardare una settimana di programmazione:
- Lunedì lavori di skill e controllo.
- Martedì un metcon rapido che ti fa sputare nell’asciugamano.
- Mercoledì forza.
- Giovedì un lavoro lungo di resistenza mentale.
- Venerdì mixed-modal.
- Sabato tecnica pura sotto un bilanciere.
È tutto diverso, ma tutto collegato.
E tu, senza accorgertene, diventi capace di gestire più stimoli possibili.

Il punto non è fare tanto, ma fare vario con uno scopo.
Allenarsi non è mai stato il problema.
La gente si allena ovunque, in mille modi diversi.
Il problema è
allenarsi bene.
Allenarsi in modo che i muscoli parlino al cervello e il cervello smetta di vivere di abitudini.
La variance ti tiene vivo.
Lo stimulus ti tiene sul pezzo.
E questa combinazione è ciò che rende il CrossFit un metodo solido, non un gioco di moda.
conclusione:
La noia è il cimitero dei progressi.
Se ti alleni sempre allo stesso modo, rimarrai sempre lo stesso.
La variance ti dà il movimento, lo stimulus ti dà lo scopo.
Il resto lo fai tu, ogni volta che entri, metti le mani sul bilanciere o ti appendi a una sbarra.
Per migliorare devi cambiare.
Per cambiare devi variare.
E nel CrossFit… non hai scuse per non farlo.









